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Mesgo, Dopo gomma e plastica punta ai TPE

November 2017

Il punto sulle strategie di espansione e sui nuovi sviluppi tecnologici del gruppo bergamasco


Prima le gomme, poi additivi e pigmenti, più recentemente i tecnopolimeri, in un cammino che accompagna l’evoluzione delle imprese del settore, prime fra tutte quelle del distretto del Sebino, uno dei grandi poli mondiali degli O-ring. E in futuro? «Sono poche le aziende al mondo che possono vantare un portafoglio prodotti ampio e variegato come il nostro», racconta Giorgio Cabrini, direttore commerciale di Mesgo, produttore bergamasco di mescole e compound con sei stabilimenti, di cui due all’estero.


«Mancano solo gli elastomeri termoplastici, un segmento molto interessante nel quale potremmo un giorno entrare attraverso acquisizioni oppure creando al nostro interno le capacità produttive, visto che non ci mancano competenze, risorse R&D e impianti». L’occasione per fare il punto sulle attività del gruppo di Gorlago è venuta dall’open-house organizzata a fine settembre con alcuni partner storici – tra cui Engel e Sigmasoft, ORP Stampi e T.I.G. –, durante la quale è stato presentato il nuovo Corporate R&D Center e illustrati gli ultimi sviluppi tecnologici, alcuni dei quali ancora in fase di studio.


Verso le materie plastiche
«La decisione di entrare nel segmento delle materie plastiche è stata strategica e risponde a una visione di lungo termine» afferma Cabrini. «Grazie ai continui sviluppi nel co-stampaggio, portati avanti da costruttori di presse e stampi, il settore della gomma si sta spostando sempre più verso soluzioni ibride gomma-plastica». Un trend guidato dai risparmi economici che si possono ottenere stampando insieme i diversi componenti, invece di assemblarli in un secondo tempo; oneri che incidono per il 30-40 per cento sul costo di produzione di un articolo bimateria hard-soft, come per esempio manici e impugnature.


«Abbiamo individuato questo passaggio come un “megatrend” per l’industria della gomma e ci siamo attivati per presidiarlo, acquisendo una società esperta nel compounding di termoplastiche tailor-made». Una volta entrata nel Gruppo, il mix di prodotti della società trentina – un tempo terzista, orientata alla formulazione di compound ipercaricati low-cost – è stato rimodulato verso specialità a maggiore valore aggiunto, quali poliammidi rinforzate con fibra vetro, PBT e altri tecnopolimeri.


Uno dei primi progetti del nuovo corso è stato portato avanti in partnership con il costruttore di presse Negri Bossi e riguardava il costampaggio di silicone liquido con un PBT appositamente modificato, presentato in anteprima a Fakuma 2014 e riproposto a Plast 2015.

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